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Legge di Bilancio 2023: è stata Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 197 del 2022 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”.

Legge di bilancio 2023 e lavoro

Alcune tra le principali misure riguardano lavoratori, imprese e famiglie che andremo ad elencare e spiegare in breve.

Taglio del cuneo fiscale per l’anno 2023

Incrementato (rispetto al 2022) al 3% per quelli sino ad euro 25.000 e al 2% per i redditi annui sino ad euro 35.000 l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori per i rapporti di lavoro dipendente, ad eccezione di quelli di lavoro domestico (In attesa di apposita circolare Inps attuativa).

Agevolazione per l’assunzione di percettori del Reddito di Cittadinanza

Previsto l’esonero totale (nel limite di 8.000 euro) per le assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, di beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Agevolazione per l’assunzione di donne e giovani

Previsto l’esonero totale (nel limite di 8.000 euro) per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in indeterminato, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023, di giovani al di sotto dei 36 anni di età, percettori di reddito di cittadinanza e donne che si trovano in una serie di condizioni, età, territorio di residenza, periodo di disoccupazione, che arrecano oggettivo svantaggio.

Agevolazione per le nuove iscrizioni alla previdenza agricola di personale con età inferiore a 40 anni

Esteso a tutto il 2023, per un periodo massimo di ventiquattro mesi, l’esonero dal versamento del 100% dell’accredito contributivo presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’IVS per le nuove iscrizioni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali con età inferiore a quarant’anni.

Fondo per i lavoratori dello spettacolo

Incrementate di 60 milioni di euro per l’anno 2023, di 6 milioni di euro per l’anno 2024 e di 8 milioni di euro per l’anno 2025 le risorse del “Fondo per il sostegno economico temporaneo – SET” a favore dei lavoratori iscritti nel Fondo pensione lavoratori dello spettacolo

Smart working: proroga al 31 marzo 2023 per i lavoratori fragili

Smart working in Italia: fino al 31 marzo 2023, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati cosiddetti fragili, il datore di lavoro assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi di lavoro vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione (Resta ferma l’applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi nazionali di lavoro, ove più favorevoli).

Si ricorda inoltre che la comunicazione di inizio periodo della prestazione in modalità agile o di proroga, deve essere inviata al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali dai datori di lavoro privati entro 5 giorni successivi, rispettivamente, dall’inizio della prestazione in modalità agile o dall’ultimo giorno comunicato prima dell’estensione del periodo e per i datori di lavoro pubblici e le agenzie di somministrazione, entro il giorno 20 del mese successivo.

Novità nella disciplina delle prestazioni occasionali

Anzitutto, è prevista l’applicabilità della disciplina alle prestazioni che danno luogo per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro (anziché i 5.000 euro precedentemente previsti). È, altresì, estesa alle attività lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo, night-club.

È abrogata la previsione che richiedeva, nell’ambito delle prestazioni da rendere a favore di imprese del settore agricolo, l’autocertificazione del prestatore nella piattaforma informatica, di non essere stato iscritto nell’anno precedente negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli.

Infine, è innalzato a 10 il numero dei lavoratori dipendenti dall’utilizzatore al fine di determinare la possibilità di ricorso alla prestazione occasionale.

Sono, inoltre, previste disposizioni speciali per facilitare il reperimento di manodopera per le attività stagionali, favorendo forme semplificate di utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura.

Assegno unico e universale: incremento per i figli a carico

Dal primo gennaio 2023, è previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con ISEE fino a 40.000 euro.

Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Sono confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’assegno unico per ciascun figlio con disabilità a carico senza limiti di età.

Congedo parentale

Previsto un aumento dell’indennizzo del congedo facoltativo di maternità o, in alternativa, di paternità, all’80% (in luogo del classico 30%) per 1 sola delle mensilità (fruite entro il sesto anno di vita del figlio) e limitatamente a uno dei due genitori.

Si ricorda inoltre che l’istituto del congedo parentale è stato oggetto di recente riforma (Dlgs n. 105/2022) equiparando la modalità di calcolo dell’indennità (comprensiva anche i ratei delle mensilità aggiuntive) e la maturazione degli istituti (ferie, riposi, tredicesima mensilità o gratifica natalizia…) alle regole del congedo obbligatorio di maternità, sebbene l’Inps ad oggi non abbia fornito ancora alcuna specifica istruzione al riguardo.

Riforma del Reddito di Cittadinanza

Nelle more di un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, la misura del reddito di cittadinanza è riconosciuta nel limite massimo di 7 mensilità (ad eccezione dei nuclei familiari con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età).

I soggetti beneficiari devono essere inseriti, per un periodo di 6 mesi, in un corso di formazione o di riqualificazione professionale; in caso di mancata frequenza del programma assegnato, il nucleo familiare del beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione.

I beneficiari del reddito di cittadinanza appartenenti alla fascia di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione, l’erogazione del reddito di cittadinanza è subordinata anche all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo di istruzione.

Il beneficio del reddito decade anche nel caso in cui sia rifiutata la prima offerta di lavoro. Inoltre, la quota dell’assegno destinata all’affitto sarà pagata direttamente ai proprietari.

Il reddito di cittadinanza sarà abrogato il 1° gennaio 2024 e, nell’ottica di un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, i risparmi di spesa dovuti all’abrogazione saranno versati nel «Fondo per il sostegno alla povertà e per l’inclusione attiva», istituito nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dall’anno 2024.

Una tantum per i pubblici dipendenti

Nel solo anno 2023, sarà erogato un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza.

Premi di risultato imposta sostitutiva

Ridotta dal 10 al 5 per cento l’aliquota dell’imposta sostitutiva applicabile ai premi di risultato e alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili di impresa di produttività erogati nel 2023 ai lavoratori dipendenti del settore privato nel limite di 3.000 euro lordi complessivi (innalzato a 4 mila euro se l’azienda coinvolge pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro).

Flat Tax

Incrementata da 65.000 a 85.000 euro la soglia di ricavi e compensi che consente di applicare un’imposta forfettaria del 15 per cento sostitutiva di quelle ordinariamente previste. Il regime forfetario cessa di avere applicazione dall’anno stesso in cui i ricavi o i compensi percepiti sono superiori a 100.000 euro; In tale ultimo caso è dovuta l’imposta sul valore aggiunto a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite.

Tetto contanti 2023 e utilizzo del POS

Viene confermato l’aumento al tetto dell’uso del contante, che passa da 1.000,00 a 5.000,00 euro. Resta la doppia sanzione sui mancati pagamenti con il POS, fissa da 30 euro + il 4% del valore della transazione.

Pace fiscale

sul fronte tregua fiscale sono state definite otto modalità di regolarizzazione:

  • definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni;
  • regolarizzazione di irregolarità formali;
  • ravvedimento speciale delle violazioni tributarie;
  • definizione agevolata dei procedimenti di accertamento;
  • definizione agevolata e conciliazione agevolata delle controversie tributarie;
  • rinuncia ai giudizi in Cassazione;
  • nella versione finale lo stralcio delle cartelle sotto 1000 euro affidate alla Agenzia Riscossione fino al 31 dicembre 2015, per i crediti di competenza degli enti locali e degli enti di previdenza privati, saranno annullati solo se verrà adottata una delibera entro il 31 gennaio 2023;
  • rateizzazione e riduzione sanzioni per cartelle 2019-20-21.

Inoltre, il Governo ha confermato lo stop all’adeguamento delle multe alla variazione Istat per il prossimo biennio.

ISEE

A decorrere dal primo luglio 2023, la presentazione della DSU da parte del cittadino avviene prioritariamente in modalità precompilata, ferma restando la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria.

Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentiti l’INPS, l’Agenzia delle entrate e il Garante per la protezione dei dati personali, sono individuate le modalità operative, le ulteriori semplificazioni e le modalità tecniche per consentire al cittadino la gestione della dichiarazione precompilata resa disponibile in via telematica dall’INPS.

Nuove risorse per il Fondo sociale per occupazione e formazione e proroghe di trattamenti di sostegni al reddito

Stanziate ulteriori risorse per il Fondo sociale per occupazione e formazione per il rifinanziamento:

  • del completamento dei piani di recupero occupazionale di cui all’art. 44, comma 11-bis, del D.Lgs. n. 148/2015, per l’anno 2023;
  • di un’indennità onnicomprensiva, pari a 30 euro per l’anno 2023, per ciascun lavoratore dipendente da imprese adibite alla pesca marittima in caso di sospensione dal lavoro derivante da misure di arresto temporaneo obbligatorio o non obbligatorio;
  • delle misure di sostegno del reddito per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call-center;
  • dell’integrazione salariale per i dipendenti del gruppo ILVA, prevista anche ai fini della formazione professionale per la gestione delle bonifiche;
  • per la proroga a tutto il 2023 del trattamento di CIGS di cui all’art. 44 del D.L. n. 109/2018 (convertito in legge n. 130/2018) per un periodo massimo complessivo di autorizzazione del trattamento straordinario di integrazione salariale di 12 mesi e nel limite di spesa di 50 milioni di euro.

Rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici

Rivisto il meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo e dell’85% per gli assegni tra quattro e cinque volte il minimo.

Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS, per ciascuna delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, ivi compresa la tredicesima mensilità spettante, è riconosciuto in via transitoria un incremento di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024.

Disposizioni in materia di accesso al trattamento di pensione anticipata flessibile

In via sperimentale per il 2023, sarà possibile conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 41 anni (“pensione anticipata flessibile”, cd. quota 103).

I lavoratori dipendenti, che abbiano maturato i requisiti minimi previsti per la pensione anticipata e decidano di proseguire il rapporto di lavoro, beneficeranno del versamento in loro favore della quota di contribuzione previdenziale al loro carico.

Proroga del cosiddetto Anticipo Pensionistico Sociale (APE Sociale).

Estesa al 31 dicembre 2023 la facoltà di accedere al trattamento erogato dall’INPS (sino al raggiungimento dell’età pensionabile) per i soggetti in specifiche condizioni che abbiano almeno 63 anni d’età e non siano già titolari di pensione diretta (lavoratori che svolgono mansioni gravose, invalidi civili al 74%, lavoratori dipendenti in stato di disoccupazione che abbiano esaurito il trattamento di NASPI e i cosiddetti caregivers).

Modifiche al trattamento cosiddetto “Opzione Donna”

Prorogata per il 2023 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico per le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni, e che appartengano ad una delle seguenti categorie: caregivers, invalide (con invalidità superiore o uguale al 74%) e lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende per le quali è attivo un tavolo di crisi.

Incremento dei trattamenti previsti dal Fondo per le vittime dell’amianto

Dal primo gennaio 2023, è elevata dal 15 al 17% della rendita in godimento la prestazione aggiuntiva a carico dell’INAIL e da 10.000 a 15.000 euro la prestazione di importo fisso i favore dei malati di mesotelioma.

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