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Si può lavorare in cassa integrazione? Oggi vogliamo rispondere ad un quesito su cassa integrazione e lavoro che molto spesso ci viene posto dai lavoratori.

Andiamo brevemente al punto: si, è possibile svolgere un altro lavoro mentre si percepisce la cassa integrazione, ma bisogna calcolare bene gli orari ed è obbligatorio comunicarlo ad INPS.

Ora che ti abbiamo risposto in maniera molto sintetica possiamo approfondire l’argomento con Emanuela Petrillo, consulente del lavoro Hunity, che ci spiega in che modo sia possibile lavorare durante la cassa integrazione.

In cassa integrazione si può lavorare!

Una domanda molto frequente in questi ultimi mesi è se è possibile, mentre si percepisce il trattamento di Cassa Integrazione, svolgere un’altra attività lavorativa.

Durante la Cassa Integrazione si può lavorare solo con certi limiti e dopo aver effettuato la comunicazione all’INPS. Vediamo più in dettaglio di spiegare meglio quali sono le condizioni da rispettare.

Se sono in cassa integrazione posso lavorare tenendo presente che…

La legge afferma che se il lavoratore svolge un’altra attività retribuita mentre riceve la Cassa Integrazione non ha diritto al trattamento integrativo per le giornate in cui lavora. Questa previsione vale sia per il lavoro subordinato che per quello parasubordinato e autonomo.

Questo rappresenta quindi un primo criterio per decidere se accettare o meno una proposta lavorativa mentre siamo in Cassa Integrazione. La convenienza c’è se il salario proposto per la seconda occupazione è maggiore della Cassa Integrazione.

Una volta chiarito che la seconda occupazione è legittima, per non cadere nelle maglie della norma, basta fare attenzione agli orari, infatti la Cassa Integrazione non copre tutto quello che era il precedente orario lavorativo, rimangono delle ore scoperte.

Infatti se la seconda occupazione non si sovrappone alle ore di Cassa Integrazione della prima occupazione, il lavoratore potrà percepire sia il trattamento integrativo che l’altro stipendio rimanendo nei limiti fissati dalla normativa vigente.

Inoltre dato che la Cassa Integrazione è una integrazione, appunto,  dello stipendio, il lavoratore non deve superare il numero massimo di ore di lavoro consentite dalla legge che di solito i contratti collettivi, fissano in un massimo di 48 ore settimanali, quindi è necessario che le ore di Cassa Integrazione pagate come lavoro e quella della seconda attività, sommate, non superino il massimo di ore contrattuali.

Lavoro durante cassa integrazione: obbligo di comunicazione ad INPS

Inoltre è previsto che il lavoratore comunichi obbligatoriamente all’INPS la seconda attività che svolge ed il numero di ore, infatti se tale comunicazione non viene effettuata, il lavoratore rischia di perdere il trattamento di Cassa Integrazione.

E’ opportuno infine che tale comunicazione venga effettuata anche al datore di lavoro per garantire la reperibilità, se prevista, dal suo contratto.

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