Inps ha pubblicato la circolare n.122 del 27 ottobre con la quale l’istituto fornisce le indicazione amministrative in merito al congedo parentale a seguito delle modifiche apportate dal D.lgs 105 del 30 giugno 2022.
Congedo parentale 2022: le modifiche
Le modifiche apportate dal D.lgs 105 del 30.6.2022 al D.lgs n. 151 del 26.3.2021 si concentrano sulla disciplina del congedo di paternità obbligatorio dei lavoratori dipendenti, del congedo parentale dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori iscritti alla gestione separata. Si registra l’introduzione per la prima volta anche del diritto al congedo parentale dei lavoratori autonomi per i padri.
Tali novità sono in vigore dal 13.8.2022 e sono già fruibili per gli eventi accorsi da tale data in poi, con richiesta al proprio datore di lavoro o al proprio committente regolarizzando, dove previsto, successivamente (visto che il sito non è stato ancora aggiornato) la fruizione mediante presentazione della domanda congedo parentale in modalità telematica all’INPS.
Congedo di paternità obbligatorio per i lavoratori dipendenti
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Il padre lavoratore ha diritto ad astenersi dal lavoro per 10 giorni lavorativi per congedo di paternità obbligatorio (a partire dai 2 mesi prima la data presunta del parto ed entro i 5 mesi successivi alla data del parto), o per 20 giorni lavorativi in caso di parto plurimo (a prescindere dal numero dei figli).
Il congedo spetta anche in caso di morte perinatale del figlio e in caso di adozione ed è retribuito nella misura pari al 100% della retribuzione media giornaliera (calcolata con le medesime regole per il congedo di maternità obbligatoria).
Richiesta congedo parentale dipendenti
Il lavoratore dipendente privato che intende fruire del congedo deve presentare domanda al proprio datore di lavoro con un anticipo non inferiore a 5 giorni.
Congedo parentale per i lavoratori dipendenti
I lavoratori dipendenti hanno diritto ad astenersi in totale (tra madre e padre) per un periodo pari a 9 mesi (invece dei 6 mesi di prima) entro i 12 anni di vita del bambino (invece dei 6 anni di prima). I genitori hanno diritto ad astenersi entrambi per 3 mesi ciascuno (totale 6 mesi) e in alternativa per altri 3 mesi (totale 9 mesi).
Retribuzione al 30%
Per il congedo parentale retribuzione è prevista al 30% della retribuzione media giornaliera calcolata con le medesime regole per il congedo di maternità obbligatoria (comprensiva dei ratei di mensilità aggiuntiva a differenza di prima che non erano conteggiati).
Congedo parentale per i lavoratori iscritti alla gestione separata
La durata e le modalità di fruizioni dei congedi parentali dei lavoratori appartenenti alla gestione separata è stata equiparata ai lavoratori dipendenti (di cui sopra) con delle particolarità riguardanti la retribuzione di riferimento.
Congedo parentale lavoratori autonomi
Come anticipato, con le ultime modifiche il congedo parentale padre è previsto anche per i lavoratori autonomi che hanno diritto ad astenersi per 3 mesi ciascuno (totale 6 mesi) entro 1 anno di vita del bambino, con diritto a un’indennità economica pari al 30% della retribuzione convenzionale, nelle varie casistiche fornite dalla circolare stessa che trovate qui.